Crystal il cigno

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itachi0870
icon11  view post Posted on 2/11/2010, 10:17




Cristal ha perso sua madre in un naufragio nei mari della Siberia orientale; la nave si è incagliata sul fondo e per il grande freddo il corpo di sua madre non si è decomposto.

La sua decisione di diventare Cavaliere è motivata da voler diventare abbastanza forte da poter spaccare lo spesso strato di ghiaccio di quelle zone e poter nuotare fino al relitto della nave, per porgere saluto a sua madre portandole una rosa; queste sue motivazioni sono state a lungo osteggiate sia dal suo maestro (Aquarius nel manga, il Maestro dei ghiacci nell'anime) sia dal suo compagno di addestramento, Abadir (Isaac di Kraken).

Nel manga, partecipa alla Guerra Galattica mandato dal Santuario con l'obiettivo di uccidere tutti gli altri Cavalieri, rei di stare usando i loro poteri per scopi personali, ma poi si unisce a loro in un rapporto di profonda amicizia. Nell'anime invece, viene direttamente per mostrare le sue capacità. Il suo avversario nella manifestazione organizzata da Lady Isabel è Aspides, che all'inizio sembra avere la meglio con i suoi artigli avvelenati. Quest'arma però viene presto congelata dall'armatura di Cristal, che mette a tappeto il suo avversario con la Polvere di Diamanti.



Con l'arrivo di Phoenix e dei Cavalieri Neri, sconfiggerà la sua controparte oscura per poi essere il primo a scontrarsi col cavaliere della Fenice: verrà sconfitto da quest'ultimo, ma si salverà da un colpo inferto al cuore grazie al crocifisso della madre che custodisce gelosamente in petto e dall'arrivo di Pegasus. Successivamente Cristal sconfigge in Siberia il proprio maestro, il Maestro dei Ghiacci, manipolato nella mente da Arles e reso malvagio, ma rinsavito dopo la sconfitta, ed in seguito con l'aiuto dei Cavalieri d'Acciaio, Babel, cavaliere d'argento che governa le energie calde, riuscendo a congelare addirittura le fiamme dei suoi colpi.

Durante la corsa alle dodici case dello zodiaco, riparata la propria armatura come i compagni alla prima casa presieduta dal Grande Mur, loro alleato, il primo avversario che incontra Cristal è il Cavaliere del Toro. Subito atterrato dal colpo di violenza inaudita del Toro, Cristal perde i sensi così come gli altri, lasciando il solo Pegasus a fronteggiare il nemico. Si risveglia con gli altri, con Pegasus che ha il permesso di passare dal custode della seconda casa, mentre gli altri 3 non è concesso di passare. Cristal con Andromeda e Sirio escogita un colpo combinato: Andromeda immobilizza il Toro con la sua Catena e Cristal assieme a Sirio lancia un colpo congelante reso più potente dall'aiuto dell'amico.

Disorientato nella terza casa dei Gemelli, avvolta tra illusioni mentali, viene completamente sopraffatto dal fantasma di Gemini, che lo spedisce nella Dimensione Oscura, ma la tenacia di Andromeda interrompe il colpo dello spettro e Cristal ripiomba nella realtà, nella settima casa della Bilancia, dove trova però il maestro del suo maestro, Aquarius, cavaliere d'oro dell'undicesima casa. L'emozione di incontrare il cavaliere dell'Acquario svanisce presto, dato che questi si rivela subito ostile: troppo legato ai ricordi e alla madre scomparsa, non riesce minimamente a fronteggiare il suo potentissimo avversario, che tenta di spiegargli, essendone anche maestro, il suo limite affettivo e che con un colpo fa sprofondare definitivamente la nave dove è conservata la salma della madre di Cristal negli abissi. Colmo di dolore e rabbia per il gesto, Cristal tenta invano di battere Acquarius, che però lo riduce allo stremo con i suoi colpi portati alla velocità della luce e lo imprigiona in una teca di cristallo. In questo frangente si notano però le vere intenzioni del cavaliere d'oro, che risparmia la vita al giovane e lo imprigiona al solo scopo di non farlo morire, in quanto non in grado di sopportare i colpi dei cavalieri d'oro. Ritrovato dopo varie ore dai compagni, Cristal viene liberato dalla sua prigione di ghiaccio da Sirio che utilizza le armi dell'armatura della Bilancia, unica in grado di spezzare la teca.

Rimesso in forze da Andromeda e dal suo cosmo caldo, Cristal si ripresenta nella casa dello scorpione, dove Scorpio ha già messo in enorme difficoltà Sirio e Pegasus. È nella battaglia contro il custode dell'ottava casa che Cristal, prima assolutamente inferiore ai suoi avversari e in balìa di essi, matura come cavaliere, anche mosso dalla stime e dalla gratitudine per Andromeda che ha rischiato la vita per salvarlo. Nella casa di Scorpio, per la prima volta, Cristal dimostra che, sotto una dura scorza di ghiaccio, batte ancora un cuore, che piange per il sacrificio dell'altro cavaliere, del suo migliore amico. All'inizio sopraffatto dalle cuspidi velenose di Scorpio, riesce a trovare coraggio e forza interiore e a tenergli testa. Subisce quindi il colpo di grazia, Antares, sembrando all'inizio morto definitivamente: tuttavia l'armatura di Scorpio all'improvviso si congela, ed il suo portatore si accorge di essere stato colpito nei suoi punti deboli e vitali, ovvero le stelle della sua costellazione. Consapevole che a parità di armature sarebbe stato sconfitto, e mosso a pietà dalla tenacia di Cristal che ormai ridotto allo stremo e sanguinante, si trascina verso l'uscita del tempio pur di onorare la sua causa, il cavaliere d'oro gli salva la vita.

Abbandonata la casa dello Scorpione, si trova di nuovo di fronte ad Aquarius. Questa volta la battaglia è ben diversa: Cristal accusa all'inizio i colpi e viene nuovamente imprigionato nella teca di cristallo, ma questa volta la spezza. Comincia a rispondere al maestro, fino a che non riesce a bloccare e respingere i suoi colpi, congelandogli il cloth: il cavaliere d'oro comincia a temere il suo allievo, e decide di finirlo col Sacro Aquarius, ma è colpito dallo stupore nel vedere che Cristal, senza armatura e ormai allo stremo, assume la sua stessa posizione sfidandolo. Lanciato il colpo da entrambi, Aquarius rimane congelato nonostante l'armatura d'oro, segno che Cristal è riuscito non solo ad apprendere e a lanciare il colpo, ma anche a raggiungere lo zero assoluto (cosa che probabilmente Cristal aveva già inconsciamente raggiunto sia contro Scorpio, quando gli congelò l'armatura d'oro, sia precedentemente quando spezzò la bara di ghiaccio e respinse il colpo di Aquarius) fatto che al suo maestro non era mai riuscito. Entrambi muoiono per mano dell'altro, dopo una scena molto commovente in cui Aquarius piange una vita senza senso (nella versione giapponese si rammarica di non poter più essere utile all'allievo prediletto) e Cristal piange il suo maestro. Grazie al cosmo di Atena, torna a vivere per andare immediatamente a combattere Arles.



Dopo la sconfitta di Gemini la pace è nuovamente minacciata dai Cavalieri di Asgard, per questo Cristal parte per saperne di più su quanto stia succedendo nel regno del Nord. Qui incontra Flare, sorella di Ilda di Polaris, che racconta il cambiamento della sorella.

Cristal finirà col combattere contro il Cavaliere di nome Artax che, geloso della confidenza data da Flare al forestiero, non ascolta le parole del ragazzo e lo attacca. Nonostante Flare cerchi di far ragionare l'amato, il Cavaliere di Asgard non si ferma, venendo infine sconfitto da Cristal, anche se amaramente. Proseguendo trova Pegasus e Castalia imprigionati in teche di ametista da Megres il quale in un primo momento cerca di ingannare il Cavaliere del cigno per poi minacciarlo mettendo in gioco la vita dei due prigionieri. Il dubbio impedisce a Cristal di combattere con decisione, finendo poi per essere sconfitto (anche per la stanchezza della battaglia precedente) ma salvato all'ultimo da Sirio che sopraggiunge e che sconfigge Megres, liberando i compagni. Raggiunto il palazzo di Ilda, si riunisce ai compagni per lottare contro Orion venendo però messo al tappeto.

Col sopraggiungersi del Cavaliere di Nettuno Sirya, che rivelò che tutta la guerra era stata architettata dal suo dio, Orion capì finalmente la verità e decise di portare il Cavaliere nello spazio, sacrificandosi. Infine Pegasus con l'armatura e con la spada di Odino, libera Ilda dal sortilegio dell'anello.

Nella serie di Nettuno incontrerà il suo ex compagno d'allenamento Abadir, che lo aveva salvato dall'annegamento a spese, apparentemente, della propria vita: si scopre invece che era riuscito a salvarsi ed era stato reclutato da Nettuno come Generale degli abissi a difendere la colonna dell'Oceano Artico. Abadir si dimostra subito ostile verso il suo ex-compagno, imputandogli di aver ucciso il Maestro dei Ghiacci e poi Aquarius in nome di Atena. Cristal si fa ferire volontariamente all'occhio sinistro e per tutto l'incontro non oppone resistenza, incapace di ferire un vecchio amico. Quando però Kiki si trova in pericolo, il Cavaliere si rialza e ribalta la situazione, sconfiggendo Abadir e distruggendo la colonna. Il Generale degli abissi prima di spirare chiede perdono all'amico e rivela la vera identità di Dragone del Mare.

Giunto da Nettuno combatte indossando l'armatura d'oro dell'Acquario insieme a Pegasus e Sirio, riuscendo a sconfiggerlo insieme per poi distruggere l'ultima colonna e salvare Atena.

Nella storia di Hades Cristal viene attaccato da Eris, Babel e Moses, i cavalieri d'argento morti tempo prima nella guerra contro Arles, riuscendo a sconfiggerli anche senza armatura. Una volta giunto al Grande Tempio insieme ai Cavalieri di Bronzo, riesce a disperdere l'Urlo di Atena e poco dopo si guadagna una nuova armatura grazie al sangue di Atena. Giunto al palazzo di Ade, sconfigge facilmente Zelos, che aveva colpito e offeso Aquarius, e raggiunge il Regno degli Inferi, risvegliando l'ottavo senso. Nel regno del dio Ade, Cristal sconfigge alcuni Specter insieme a Sirio, e, giunto al Muro del Pianto, si scontrerà contro Minosse prima di varcare la super-dimensione. Durante lo scontro Cristal si dimostra il primo immune agli attacchi del generale degli inferi, liberandosi facilmente dai suoi fili. Dopo la morte di Minos, Cristal riuscirà a varcare la dimensione prima dell'elisio insieme a Sirio e in questa occasione risveglia le ali dalla sua armatura. Arrivato nei campi elisi ottiene l'armatura divina e insieme a Sirio sconfigge Hypnos, il dio del sonno, e aiutato da suoi compagni e Atena batte Ade, il dio dell'Oltretomba.

Nell'OAV L'ardente scontro degli dei, dopo una breve battaglia, finita male, viene ipnotizzato da Balder, Gran Sacerdote, e diventa il Guerriero del Nord chiamato Midgard. Sfida Sirio (che ha l'ordine di uccidere), dopo una lunga e cruenta battaglia, sconfigge l'amico, ma ritorna in sé e, nel tentativo di aiutare Pegasus contro Balder, viene più volte colpito. Alla fine, lui, tutti i suoi compagni, e Saori (Lady Isabel) vengono salvati da Pegasus, che indossa la sacra armatura di Sagitter. Nelle vesti di Midgard Crystal indossa un'armatura simile a quella di Thor, ha i capelli lisci e il volto coperto da una maschera.

Nei bozzetti originali di Kurumada realizzati per il film, vediamo che in origine Midgard doveva essere di aspetto simile a quello di Artax nella serie di Asgard


All'inizio Hyoga è probabilmente secondo solo ad Shun per debolezza di carattere tra i cinque protagonisti. Legato in maniera fortissima al ricordo della madre cui non riesce mai a separarsi e da cui trae forza per combattere, sarà allontanato da lei e dall'immagine della nave affondata negli abissi siberiani proprio dal nuovo e forte sentimento di amicizia che pian piano lega coi compagni, oltre che dall'ideale di giustizia che arriva a difendere. Inizialmente, infatti, l'unico intento di Hyoga per allenarsi è poter infrangere lo spesso strato di ghiaccio che lo separa dal corpo congelato della madre, motivazione egoistica che spinge sia il suo maestro che il suo compagno di addestramento a criticarlo ed osteggiarlo.

Inizialmente Cristal si mostra abbastanza arrogante e sicuro di sé, ma quando gli avversari cominciano a diventare più ostici rivela le sue debolezze interiori. Il cavaliere del Cigno ogni volta che combatte, per ironia del destino fronteggia una parte di se e delle sue angosce. Il primo a redarguire Cristal sui suoi legami traumatici col passato è proprio Phoenix, che nello scontrarsi con lui riesce a scorgere le sue debolezze col Fantasma Diabolico. Tuttavia nel corso dell'opera il cavaliere del Cigno è costretto a maturare ed inizia probabilmente proprio quando è costretto a combattere contro il suo maestro, plagiato mentalmente da Arles. Anche l'uccisione del proprio maestro, considerato da Cristal quasi un padre, si aggiungerà ai tormenti interiori del giovane.



È evidente come Cristal, nonostante sia uscito indenne e vittorioso dagli scontri precedenti, arrivi impreparato non tanto a livello di guerriero quanto psicologico al Grande Tempio, spesso in balia dei colpi dei Cavalieri d'Oro ai quali invece gli altri riescono a rispondere anche se non senza difficoltà. Scaraventato in una dimensione senza ritorno dal fantasma di Gemini, incontra il suo maestro che gli fa notare quanto sia debole interiormente, scaraventando la nave della madre del giovane nei profondi abissi e imprigionandolo, sconvolto, poi in una teca di cristallo per preservarlo da morte certa.

È successivamente, liberato dal gelo dai compagni e salvato da Andromeda che rischia la morte per lui, nella battaglia contro Scorpio che Cristal finalmente matura psicologicamente. Scosso dal sacrificio del compagno e comunque carico di rabbia verso il suo maestro, Cristal comincia a capire che deve combattere per la giustizia e per i suoi compagni, allontanandosi dai suoi ricordi. Nella battaglia contro il Cavaliere d'Oro dello Scorpione il guerriero si fa valere fronteggiando ad armi impari il rivale e comportandosi come un uomo di grande onore, rifiutando la grazia di Scorpio ormai conscio del suo compito e finendo lo scontro esanime, prima di essere salvato. Arriverà definitivamente alla maturazione nel nuovo scontro con Aquarius, che riuscirà a battere ormai e superare, salvo poi capire gli intenti del suo maestro e ringraziandolo successivamente la sua morte ogni volta.

Nelle serie successive Cristal si confermerà ormai il guerriero maturo e determinato, riuscendo ad uscire vittorioso in situazioni molto ostiche, anche se per ironia della sorte troverà ancora una persona cara sul suo cammino, Abadir.

Nell'edizione pubblicata su Shonen Jump della scena dove il maestro di Crystal (che all'epoca secondo i piani di Kurumada doveva essere Scorpio) fa affondare la nave dove riposa la madre dell'allievo quest'ultimo dice che Crystal soffre di complesso d'Edipo ma in seguito (nella versione a volume) dirà solo che pensa ancora a sua madre.

Armatura

1a versione
L'armatura del cigno si trova imprigionata dentro i ghiacciai della Siberia e fa parte dell'addestramento del Cavaliere riuscire a liberarla con la propria forza. Rinchiusa nel ghiaccio sembra averne assorbito in parte le proprietà, come si vede sia nello scontro contro Aspides sia contro Phoenix. Nel primo caso gli artigli di Aspides vengono congelati non appena perforano la corazza, così che il veleno non passi all'interno, nonostante Cristal non fosse a conoscenza di questo fatto e quindi è l'armatura stessa ad agire da sola. Nel secondo caso Phoenix dopo aver perforato con un pugno il petto di Cristal, nel mirare di nuovo in quel punto, si crea uno specchio di ghiaccio a protezione

I bracciale destro dell'armatura di Cristal ha la curiosa forma di uno scudo, ma non lo è, ha infatti una biforcazione che rappresenta la coda del cigno: quando l'armatura è composta a rappresentare la sua costellazione quel particolare bracciale fa da base e funge a rappresentazione della coda e delle zampe del cigno che rappresenta, è solo un caso che abbia una forma simile ad uno scudo.

2a versione
Dopo la battaglia delle Dodici Case l'armatura è stata riparata e rigenerata grazie al sangue donato dal Cavaliere d'oro Scorpio ed è diventata Cigno d'Argento.

3a versione
All'inizio della saga di Hades la sua armatura viene bagnata dal sangue di Atena e si modifica presentando numerose evoluzioni, la più visibile delle quali è la comparsa di ali sul retro, sebbene si manifestino solo verso la fine della serie.

Cystal indossa anche l'armatura dell'Acquario, eredità del suo maestro, usandola per affrontare Nettuno e Thanathos.

Cristal è il cavaliere prescelto dalla costellazione del Cigno. La scelta di Kurumada di assegnare il Cigno al giovane guerriero di origine siberiana è abbastanza semplice: il cigno è uno dei pochi animali che popolano gli ambienti rigidi della Siberia, in particolare gli esemplari di cygnus columbianus, conosciuto anche come "cigno della tundra". Da molte delle raffigurazioni dell'animale presenti nell'opera, sembrerebbe trattarsi di quel genere di cigno, più piccolo di dimensioni e con la parte gialla del becco più prominente rispetto alle altre razze del volatile. Il Cigno minore è simbolo ufficiale ed ufficioso di molti paesi freddi, come la Danimarca e l'organizzazione dei Paesi nordici, mentre curiosamente sverna, oltre che in Europa, in Cina e Giappone: è un animale ben conosciuto quindi nella terra dove è stato creato il manga ed anime.

L'associazione del cigno col freddo deriva anche dalla presenza, nella costellazione, di un noto asterismo, la Croce del Nord, contrapposta alla Croce del Sud presente nell'emisfero australe.

 
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